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Leporello canta l'erranza sentimentale di don Giovanni, al secolo Giorgio Ammarita. Del pellegrino d'amore vengono evocati incanti, audacie e fughe. Ma una simpatica ingordigia non rimedia all'antica insanabile ferita, che ad ogni conquista dischiude le sue voluttuose malinconiche labbra. Giunto alle soglie della vecchiaia, un tantino rinsavito ma ancora propenso a esaudire l'ultima tentazione, l'eterno ragazzo sembra destinato alle pene infernali. Potrà l'intercessione del suo appassionato cantore ottenere che si socchiuda la porticina dell'accogliente Pensione Purgatorio?